ALPI CARNICHE
 
 
338
 
 
SINTESI DEL PERCORSO Laggio di Cadore – Strada Provinciale 619 - Torrente Piova – Casera Doana
PUNTO DI PARTENZA Laggio - Sant’Osvaldo (quota 1029 m)
PUNTO DI ARRIVO Casera Doana (quota 1911 m)
DISLIVELLO IN SALITA 880 m
LUNGHEZZA km
PUNTI DI APPOGGIO Casera Doana
DESCRIZIONE DEL PERCORSO:
Da Laggio, seguendo la strada per Casera Razzo (S.P.619) fino nei pressi dei tabià Sant’Osvaldo (quota 1029 m), si imbocca sulla destra una stradina asfaltata che, dopo un paio di chilometri, attraversa il letto del Torrente Piova e, in sinistra orografica dell’omonima valle, sale alle belle radure di Dumele e Costa.
Qui si prende a sinistra la mulattiera con segnavia 338 che sale rapidamente, passando per Larine Bassa e Larine Auta, fino al cosiddetto Tabià dei Bòci. Da qui, divenuta sentiero, prosegue sempre nel fitto del bosco, raggiungendo il Prà de la Monte, un tempo zona di pascolo, ma oggi completamente sommerso dalla vegetazione arborea. Si sale quindi ripidamente sulle pendici della Costa del Mus raggiungendo la bella baita posta sulla C. di Caporosso. Qui si imbocca la mulattiera (sempre segnavia 338) che traversa verso SudEst (passando sopra la Casera de le Féde) fino alla Casera Doana, nel piccolo e solitario anfiteatro
racchiuso tra il Monte Verna ed il Col Rosolo. Da qui, seguendo a ritroso la mulattiera d’accesso, si scende ad attraversare nuovamente il Torrente Piova nell’altro del suo corso e si risale in breve, alla S.P. 619, poco a valle del valico di Cianpigòto.
TEMPI DI PERCORRENZA: 4 ore